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LE STELLE CI AMANO
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3/11/1955
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LES ETOILES NE S'EN FOUTENT PAS
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Copertina di C. Caesar |
PIERRE VERSINS | |
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Questo romanzo ha un valore letterario per lo stile, e la critica lo ha lodato secondo il suo merito, non solo, ma era fra i tre che si sono palleggiati il Gran Premio per il Romanzo di Fantascienza, vinto poi da Charles Hennenberg per "La nascita degli dei", che i nostri lettori conoscono. Oltre l'ottimo stile, il romanzo ha un solido fondo scientifico e morale e riesce a tenere, fino alla fine, il lettore in un piacevole inganno. Non diremo quale, per non togliere l'interesse alla trama. Si svolge ai nostri giorni, ma è pensato "in altre dimensioni"; un giorno uno studente scopre, su una fotografia presa da un'astronave, un razzo a metà sprofondato in un pianeta morto. Ora, poichè quel razzo è di insolita forma, il ragazzo sospetta trattarsi di un apparecchio fabbricato da abitanti di altri pianeti. Tanto fa e tanto dice che il governo si interessa alla cosa e ordina una spedizione, di cui lo studente fa parte. Il panorama di questo viaggio è l'universo, un universo a volte spaventoso, nella sua fantasmagorica, varia, sconfinata maestà. L'incontro fra i membri della spedizione e gli uomini di quest'altro pianeta è drammatico: il capo del governo, che va loro incontro a mani tese, viene barbaramente ucciso... I membri della spedizione si vendicano, ma in modo assolutamente impensato, da quegli esseri civili, superiori che sono. Queste pagine, oltre che divertire, faranno pensare, faranno sognare al lettore un mondo dove gli esseri creati si amino fra loro come fratelli, senza divisione di razze e di categorie sociali. |