884
|
ALL'INSEGNA DEL CERVO BIANCO
| ||||||||||||||||||||||||||||||||
19/4/1981
|
TALES FROM THE WHITE HART (1957)
| ||||||||||||||||||||||||||||||||
Copertina di Karel Thole |
ARTHUR C. CLARKE | ||||||||||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||||||||||
Un iceberg che galleggia nel tiepido mare della Florida, un giocattolo che minaccia di far saltare una stazione televisiva, un'orchidea che rifiuta di commettere il delitto perfetto, un vecchio che insegna alle termiti ad accendere il fuoco, un cervello elettronico che risponde parolacce ai generali: siamo, non c'è bisogno di dirlo, in piena fantascienza. Ma la cornice, questa volta, è insolita: un'osteria della vecchia Londra, un tipico pub di Fleet Street, la famosa strada dei giornali. E' dunque sul contrasto tra questo ambiente vecchiotto, quotidiano, tradizionale, e le storie mirabolanti che i suoi frequentatori si raccontano, che Arthur Clarke con umorismo tutto britannico, ha voluto mettere l'accento. Forse per suggerirci che nella fantascienza non c'è solo il terrore dell'ignoto e dell'inumano, che anche le ricerche più stupefacenti si possono guardare con tranquillo divertimento e con un boccale di birra in mano. *Ristampa del n. 367
|