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I GIORNI DELL'ATOMO
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20/4/1955
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PARADIS ATOMIQUES
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Copertina di C. Caesar |
NAIM TELDY | |
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L'autore in persona vi presenta questo piacevole significativo romanzo, che contiene sotto il velo della favola una sua profonda morale, la domanda stessa che angoscia gli uomini del nostro tempo: la nostra civiltà tecnica ci porterà alla felicità? "Gli avvenimenti raccontati in questo libro" ci dice l'autore "sono la trascrizione e la traduzione fedele del contenuto di micropalinsesti di autore anonimo, ritrovate nelle grotte dell'Alto Niger dall'illustre speleologo vesuviano Périhelie Abbeokuta. Non possiamo spiegare la natura esatta dei termini tratti dal palinsesto, come, per esempio, la parola "onirocaseina" o "isoformica" o "transylon", che, a noi che viviamo nel XXXII secolo, non dicono assolutamente nulla. Ma siamo sicuri che i personaggi e le circostanze di questo racconto, vissuti intorno all'anno 2050, ossia in un'epoca molto lontana, non sono immaginari; come indicano certe particolarità del racconto, le persone che agiscono in queste vicende sono realmente esistite nel XXI secolo e la nostra storia conferma i fatti esposti, per lo meno per quanto ne sappiamo. Per quanto possiano giudicare, non c'è nessuna intenzione politica nel resoconto che vi presentiamo: soltanto, forse, un antico e innocente scetticismo che si basa sull'eterno ricominciare dei cicli della storia e della coscienza degli esseri umani, dopo lo svolgersi della necessaria parabola". Noi, uomini che viviamo all'alba dell'era atomica, seguendo l'autore in questo suo audace sguardo nel futuro, sentiamo che questa favola può diventare domani una terribile realtà. |