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IL PIANETA DEI MOG
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7/6/1956
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TERRITOIRE ROBOT
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Copertina di C. Caesar |
J. GASTON VANDEL | |
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La critica ha giudicato questo romanzo il migliore di Jean Gaston Vandel, già noto ai nostri lettori. I protagonisti veri del racconto, non sono gli esseri umani, ma gli automi, i Mog. Gettati sul desolato pianeta Mercurio, un gruppo di automi si trova abbandonato a se stesso, perchè il miliardario che li ha costruiti e istruiti per compiere un appassionante esperimento è perito nello spazio. Come si conterranno i Mog? Non restano loro che due vie: o ritornare sulla Terra, o continuare l'opera incominciata. Divisi in due partiti dalle conclusioni logiche della loro mente matematica , gli automi si combattono. Prevale un compromesso che salva tutti e due gli articoli base della Legge degli automi: i Mog sono stati creati per l'Uomo, i Mog continueranno il compito loro assegnato dall'Uomo. Vanno quindi a prendere sulla Terra ciò che loro manca: il Padrone, l'Uomo. E un giorno otto persone vengono catturate e portate dalle astronavi dei Mog su Mercurio. Sono prigionieri e capi, schiavi e padroni degli automi. Come si salveranno i terrestri, su quel mondo ostile? Questo narra il romanzo, denso di fatti psicologicamente aderenti alla natura degli automi, ossia di esseri meccanici dotati di facoltà di selezione mentale e di analisi matematicamente logica. E' un romanzo eccellente che apre nuovi orizzonti e, divertendo, fa pensare. |