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L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA
5/1982
THE MAN WHO FELL TO EARTH (1963)

Copertina di

Karel Thole

WALTER TEVIS


Nella fantascienza, che ha tempi fuori da ogni norma, può accadere che un libro "invecchi" in pochi mesi; altri conservano intatta per decenni la loro freschezza, sembrano sempre scritti per domani. E' il caso di questo romanzo di Tevis, uscito in America nel 1963, ridotto per lo schermo (David Bowie protagonista) nel 1976, e che di anno in anno si arricchisce di nuovi significati, di nuove suggestioni. Tutto gira attorno alla storia di un personaggio straordinario, Newton, un malinconico, fragilissimo, indimenticabile "alieno", che capita nel nostro mondo ferocemente materialista, e ne viene poco a poco distrutto. Ma la sua è anche la storia di ognuno di noi, alle prese con le sconfitte, i tradimenti, la solitudine, l'aridità della vita. O ancora, una parabola con risonanze addirittura evangelistiche, echi di un'altra "discesa sulla Terra", di un altro breve viaggio tra gli uomini, di un altro "martirio".

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