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QUANDO LE MACCHINE SI FERMERANNO
2/1991
THE DAY THE MACHINES STOPPED (1966)

Copertina di

Oscar Chichoni

CHRISTOPHER ANVIL


In una grande metropoli come New York (ma anche Londra, Roma o Milano) le macchine sono già al comando di tutto: da quelle che guidiamo per la strada a quelle, più sofisticate, che regolano il percorso di treni e aerei, che ci pagano lo stipendio e ci addebitano fatture astronomiche. Ma se un giorno le amate/odiate macchine dovessero fermarsi? Se la fine del mondo non avvenisse con un bang clamoroso, ma con un più discreto collasso di grandi e piccoli sistemi? Questa ipotesi (trattata a livello divulgativo da molti scrittori) trova nel presente romanzo una soluzione tutta fantascientifica, anche se parte da una premessa quanto mai semplice e modesta: una specie di "sciopero generale dei semafori". Da questo momento in poi tutto può accadere e a New York (ma anche a Londra, Roma o Milano) il terrore scende nelle strade, in un crescendo di suspense e di avventura.

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