1988
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Copertina di Karel Thole |
AUTORI VARI |
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Fra
governi che cadono e risorgono, missili che vanno e vengono, guerre
che scoppiano o continuano senza che il mondo se la prenda molto, violenze
all'angolo di troppe strade, malattie che non perdonano, non è
del tutto paradossale che solo la fantascienza rimanga immutata e sulla
cresta dell'onda in questa nostra folle società. Forse perchè
solo la fantascienza, oggi come ieri, è riuscita a parlare di
tutte queste cose senza troppa falsa retorica, senza proporre comode
soluzioni di parte, offrendosi come testimone dei tempi. E per farlo
può scegliere lo scenario di una gigantesca astronave (come fa
Robert Silverberg nel suo più recente romanzo breve), il Giappone
agli inizi del secolo, un pianeta dove lo sviluppo e consuetudine sociale,
una giungla del Sud America, un congresso di fantascienza, o l'interno
di una sala corse in un prossimo futuro radioattivo. Perchè la
fantascienza è libera, e per dire ciò che veramente vuole
è capace di tutto.
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