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1972
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Copertina di Karel Thole |
JOHN WYNDHAM | |
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John Wyndham, nato in un villaggio del Wirwickshire nel 1903 e morto
nel 1971, è uno dei grandi nomi della fantascienza. Meno prolifico
di Asimov o Clarke, meno scintillante di Sheckley, meno immaginoso di
Van Vogt o Heinlein, i suoi romanzi e racconti sono sempre, tuttavia,
costruzioni di alta e solida tenuta, non dissimili dalle sobrie e comode
case della campagna inglese, complete di caminetto e poltrone per le
buone letture serali che non escludono il brivido di ghiaccio lungo
la schiena. Ma queste qualità di eccellente, tradizionale narratore,
per quanto rare non basterebbero a fare di lui una celebrità
fantascientifica. Il fatto è che la fama di Wyndham è
legata, e resterà per sempre legata, all'invenzione dei Trifidi.
Ospitato a puntate nel 1951 sulla rivista americana "Collier's"
(periodico di varietà con quattro o cinque milioni di lettori)
"Il giorno dei Trifidi" fu un trionfo istantaneo, la prima
affermazione "di massa" della fantascienza al di fuori della
cerchia ristretta degli appassionati, dopo gli ormai lontani successi
di H.G. Wells. Da un giorno all'altro, i silenziosi e letali Trifidi
si conquistarono la loro nicchia nel vasto tempio delle creature immaginarie
che l'uomo è andato evocando nei secoli. Una nicchia di tutto
rispetto, e che oggi, in tempo d'ecologia, può addirittura apparire
come il pulpito di un plausibile e terribile profeta. |