25 RACCONTI CHE HANNO FATTO URANIA
11/1989

Copertina di

Karel Thole

AUTORI VARI


Nel mese di novembre di quest'anno di grazia 1989, URANIA compirà trentasette anni. Vi sembrano molti trentasette anni per una rivista? Pensate allora che alcuni fra quelli che la leggono oggi, a quella data - era il mitico 1952 - erano ragazzini e moltissimi non erano ancora nati. Per tutti, quel periodo iniziale, dopo così tanto tempo, perde i contorni della realtà, sfuma nel mito, potrebbe addirittura essere definito una sorta di "età dell'oro": un'epoca in cui le astronavi avevano forma di sigaro e partivano direttamente dalla terra, gli extraterrestri erano esseri viscidi, verdolini, tentacoluti e attratti dalle terrestri, gli astronauti erano virili, le loro donne svenevoli e sempre bisognose di soccorso. Ovviamente non è mai esistita un'età dell'oro se non per chi, ripensando a quand'era giovane, guarda a quei tempi con nostalgia. Però, malgrado tutto, abbastanza eroici quegli anni lo erano. In giro non c'erano ancora satelliti, la Luna era ancora una meta irraggiungibile (roba da fantascienza, si diceva), e tutti speravano che l'era spaziale avrebbe portato all'umanità ogni sorta di benefici. Adesso nell'era spaziale dovremmo esserci, ma nulla di quanto allora ci veniva promesso si è realizzato. Il sogno è sempre più appagante della realtà. E sogni URANIA ne ha dispensati a piene mani, allora come oggi. Quelli comunque erano i tempi in cui si leggeva fantascienza con l'ingenuità dei ragazzini, sempre in bilico fra quello che era reale "davvero" e quanto era invece parto di fantasia. E URANIA era il mezzo giusto per sognare l'impossibile e per misurarsi col possibile. E poi, per cominciare, aveva deciso di nascere bicefala. Da un lato una rivista vera e propria, con articoli, curiosità scientifiche e non, - molto paranormale, per intenderci - oltre a racconti e romanzi brevi. Dall'altro lato la collana chiamata I ROMANZI DI URANIA, che presentava gli scritti più lunghi dei più bei nomi della fantascienza di allora. Le due testate convissero per un po' l'una accanto all'altra, poi, prepotentemente, le vendite della seconda continuarono a salire, mentre quelle della prima iniziarono a non soddisfare più. E così, dopo quattordici numeri, l'una cedette il posto all'altra che, dopo un altro po' di tempo (esattamente dal numero 153), perse la scritta I ROMANZI DI per rimanere solo URANIA. Un grande successo di allora che continua anche oggi. Un successo fatto di scelte accurate ma anche di scarti munifici, su cui per anni ha prosperato tutta una serie di altre testate. Ma il merito di avere presentato la "grande" fantascienza in Italia resta sempre e comunque di URANIA. Era nata grazie alla fervida volontà di Giorgio Monicelli, che per la sua rivista coniò pure il termine "fantascienza". Si dibatte ancora se si trattasse dell'unione delle parole "fantasia e scienza" oppure dell'aerammo "fanta (stica) scienza", ma che importa? Era l'italianizzazione della parola angloamericana science-fiction, ovvero narrativa scientifica, e trovò tale successo da entrare nel linguaggio comune. Se non ci fosse ancora URANIA quale monumento perenne alla memoria del suo fondatore, basterebbe quella semplice invenzione linguistica a consegnare il nome di Monicelli all'ammirazione incondizionata degli appassionati di questo genere letterario. Monicelli seguì URANIA finchè poté, ovvero fino al numero 280, poi venne sostituito da Carlo Fruttero, cui si doveva, assieme ad Angelo Solmi, l'apertura del fronte letterario alla fantascienza grazie alla pubblicazione dell'antologia "Le meraviglie del possibile" per i tipi di Einaudi. Da quel momento la fantascienza cominciò ad essere considerata adulta, e i meriti dei suoi autori a essere riconosciuti al di là dei ristretti confini del genere. Compilare un elenco degli autori che URANIA ha presentato per prima in Italia sarebbe troppo lungo: forse si farebbe prima a citare chi non è stato presentato per primo da URANIA... ma confessiamo che, dei grandi nomi, non ce ne sovviene uno! Nella sua lunga storia, oltre ai grandi autori, URANIA ha anche presentato le illustrazioni più belle, più fantascientifiche di tutte: prima, nella sua fase pionieristica, attraverso l'opera di Caesar, poi, divenuta decisamente più adulta, con quella di Thole, tanto d'aver fatto diventare il nome del suo copertinista sinonimo di fantascienza tout court. Poiché, tra i vari illustratori di URANIA, lui è stato indubbiamente il più grande, il più amato dai lettori, abbiamo pensato di rendergli omaggio con una copertina collage di alcune sue opere, perchè c'è sembrato che rappresentasse la porta migliore per accedere a questa mini-antologia storica. Troverete qui 25 racconti scelti fra quanti - e sono ormai centinaia e centinaia - sono stati pubblicati da URANIA, tenendo conto di una quantità enorme di fattori: primo fra tutti, che fossero veramente indicativi di quello che URANIA intende per buona fantascienza. Ovvero quella in cui l'intelligenza della trovata s'accoppia alla gradevolezza della scrittura, in cui la storia non è mai fine a se stessa e dove, al di là delle mode del momento, succede sempre qualcosa che spiazzi il lettore, lo avvinca, lo tenga con sé fino alla fine del pezzo. Non troverete nulla di nuovo in quanto qui è stato raccolto. Sono solo alcune minuscole tessere prese qua e là da quel grande mosaico che è URANIA, insufficienti forse per farne un ritratto compiuto, ma bastevoli a dire quanto URANIA sia sinonimo, ora e sempre, di fantascienza. E scusate se è poco.

MARZIO TOSELLO

P.S.: I racconti qui riuniti sono 25, ma gli autori degli stessi sono in realtà 24. Infatti, uno di essi è presente una volta col suo vero nome e un'altro sotto pseudonimo. Il racconto in questione è stato tratto dal mitico numero 3 di URANIA-rivista (gennaio 1953, una discreta annata), che presentava la prima versione de Il Tiranno dei Mondi, di tale Isaac Asimov (il primo romanzo di Asimov, Paria dei cieli, verrà infatti pubblicato al numero 20 di I ROMANZI DI URANIA in data 20 luglio 1953). Fra gli altri scritti di quel numero mitologico c'era un racconto, per certi versi ora celebre perchè stampato più volte in antologie, che è quello che qui presentiamo. Siamo certi che non farete alcuna fatica a scoprire il nome del suo "buon" autore. Buona caccia!



 

INDICE
GATTO TEMPORALE
Time Pussy
ISAAC ASIMOV
IL PIU' GRANDE SHOW TELEVISIVO MAI VISTO
The Greatest TV Show on Earth
JAMES G. BALLARD
L'IRRIDUCIBILE
The Die-Hard
ALFRED BESTER
L'INGEGNOSO PATRIOTA
The Ingenious Patriot
AMBROSE BIERCE
UN PEZZO DI LEGNO
A Piece of Wood
RAY BRADBURY
SENTINELLA
Sentry
FREDRIC BROWN
MASSA CRITICA
Critical Mass
ARTHUR C. CLARKE
MINIBATTAGLIA
The little Movement
PHILIP K. DICK
PRINCIPIO DI APRILE O FINE DI MARZO
The beginning of April or the end of March
THOMAS M. DISCH
IL DIAVOLO E IL TROMBONE
The devil and the trombone
MARTIN GARDNER
IL NEGOZIO DI GIOCATTOLI
The toy shop
HARRY HARRISON
IL RAZZO DEL 1955
The rocket of 1955
CYRIL M. KORNBLUTH
TRAVOLGETELI VIVI
X marks the pedwalk
FRITZ LEIBER
FTL
FTL
GEORGE R. R. MARTIN
IL GIOCATTOLO
Plaything
LARRY NIVEN
L'UOMO DEL FUTURO
The man from when
DANNIE PLACHTA
L'ALIENO
Punch
FREDERIK POHL
FRASI UTILI PER IL TURISTA
Usefulphrases for the turist
JOANNA RUSS
CADUTA LIBERA 2001
Deflation 2001
BOB SHAW
REQUIEM AUTOMATICO
Beside still waters
ROBERT SHECKLEY
BUONE NOTIZIE DAL VATICANO
Good news from the Vatican
ROBERT SILVERBERG
L'ETERNO INTERROGATIVO
Darwinian Pool Room
ISAAC ASIMOV come JOHN STARMORE
L'ANIMA NELLA BOCCIA DI VETRO
My Soul Swims in a Goldfish Bowl
IAN WATSON
HARRY PROTAGONIST, DRENATORI DI CERVELLI
Harry Protagonist, braindraine
RICHARD WILSON
CORRIDA
Corrida
ROGER ZELAZNY
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